La Conquista del municipio
La “conquista” del Comune fu obiettivo importante per i socialisti e per Andrea Costa in particolare che riteneva tale ente di base come il più democratico, dalla gestione del quale si potevano praticare una vera democrazia e l’autogoverno del popolo: sempre fu fedele e coerente a tale impostazione.
Imola nel 1889 fu il primo comune “rosso” in Italia, governato dai socialisti a capo di una ampia coalizione composta pure da repubblicani, democratici, anarchici ed indipendenti.
Primo Sindaco fu il repubblicano Luigi Sassi, che si dimise per non adempiere al dovere del giuramento di fedeltà al RE; in seguito Sassi fondò il Partito Repubblicano collettivista, poi si iscrisse al PSI.
L’amministrazione fu sciolta dopo pochi anni nel maggio 1893 per avere celebrato il Primo Maggio, poi per oltre cento anni di nuovo quasi sempre guidata dalle sinistre.
La decisione di celebrare il Primo Maggio come giorno di festa e di lotta dei lavoratori fu presa nel corso di un grande congresso a Parigi del 1889, contemporaneo ad una grande Esposizione Universale, al quale Costa aveva partecipato, per cui egli immediatamente la mise in atto.
Nell’androne del Palazzo Comunale ci sono due lapidi dedicate a Mazzini e Garibaldi volute ed inaugurate da Costa.
In piazza Matteotti sulle mura del Municipio c’è una lapide dettata da Costa “Al secolo nuovo”.
Ecco il testo.
31 DICEMBRE 1900: 1° GENNAIO 1901.
È L’ALBA DEL SECOLO NÔVO.
GETTATE FIORI A PIENE MANI, LAVORATORI PENSATORI UOMINI!
SE IL SECOLO CHE MUORE VIDE LA UNITÀ E LA INDIPENDENZA DELLE PATRIE, IL SECOLO CHE NASCE NE VEDRÀ LA FEDERAZIONE.
SE I CONATI DI EMANCIPAZIONE DELLE CLASSI LAVORATRICI, DAL 1830 AL 1871, SPIETATAMENTE NEL SANGUE FURONO SOFFOCATI, LA PROSSIMA GENERAZIONE NE VEDRÀ IL TRIONFO.
SELA DONNA SOGGIACQUE ANCORA ALL’OBBROBRIO SECOLARE, SE IL FANCIULLONON EBBE NE PANE NE EDUCAZIONE, SE IL VECCHIO NON TROVO TETTO E RIPOSO PROVVEDI O NÔVO SECOLO ALLA REDENZIONE DELLA DONNA ALLA PROTEZIONE DEL FANCIULLO ALLA TUTELA DEL VECCHIO.
SE LA INTERNAZIONALE PARVE UTOPIA, CAMMINA O SECOLO E SARÀ REALTÀ!
AVANTI O CITTADINI QUAND’ANCO I FIORI DOVESSERO AL SUOLO CADERE CALPESTI COME STRAME E L’OSANNA MUTARSI IN DE PROFUNDIS, AVANTI!
LANCIAMO AL SECOLO CHE NON CI VIDE NASCERE MA CI VEDRÀ MORIRE IL NOSTRO CORE VIVO. E PENSANDO LAVORANDO COMBATTENDO AMANDO, FORTI DEL FATO STORICO CHE NE SOSPINGE, DALLA SCIENZA ILLUMINATI, DIAMO OH! DIAMO A TUTTI I FIGLI DELLI UOMINI LAVORO LIBERTÀ GIUSTIZIA PACE!