Manifestazione alla Stazione dei Treni

Alla Stazione dei treni nel 1874 ci fu una manifestazione di donne che protestavano contro il carovita ed il giovane Andrea impedì uno scontro con la forza pubblica, in tal modo divenne un “idolo” delle donne imolesi: vediamo come.

Racconta Anselmo Marabini nelle sue memorie che nel 1874 (l’anno del fallito tentativo insurrezionalista di Bologna) una dimostrazione di donne intendeva bloccare la partenza di un convoglio carico di granaglie: il popolo era ridotto alla fame. Carabinieri e soldati con le baionette in canna sorvegliavano i vagoni, una folla di donne cercava di abbattere i cancelli, pareva vicino uno scontro sanguinoso.

Il momento era minaccioso. Il delegato di pubblica sicurezza cominciava ad impazientirsi. Temeva il sopravvento della folla. Il pericolo dell’eccidio era imminente, quando arrivò da Bologna un treno di viaggiatori. L ‘arrivo di un treno distrasse la folla. Fra i viaggiatori scese un giovane magrolino, con due baffetti, con le lenti sugli occhi che si avviò verso la folla.

-La situazione è grave, Andrea, temo che da un momento all’altro il delegato ordini il fuoco- gli disse un robusto facchino che era corso ad incontrarlo.

-Cosa succede?

-Noi abbiamo stamane caricati i tre vagoni di grano che sono su quel binario. La notizia si è sparsa in un baleno per la città. Le donne si sono eccitate. Da ogni angolo sono accorse sulla Piazza del Carbone gridando: il grano non deve partire. La voce è stata ripetuta da centinaia di bocche e le donne sono arrivate qui di corsa, ma quando sono giunte i cancelli erano già chiusi e i vagoni circondati dai soldati. Sono quasi due ore che dura il tumulto e si fa sempre più minaccioso.

Il giovane si fece largo tra la folla. Essa lo riconobbe.

-Andrea, Andrea. Il grano non deve partire. Diglielo tu al delegato che il grano non deve partire, che noi abbiamo fame, che i signori speculano sulla nostra fame!

Fra il giovane e il delegato si riaccese un lungo ed animato dialogo.

Quel giovane era Andrea Costa e quella fu la prima volta che io lo vidi.

Un carabiniere a cavallo partì al gran galoppo verso la città. Il delegato gli aveva consegnato un bigliettino. Intanto Andrea, salito su di un cassone, arringò la folla che gli si era stretta d’attorno. Cosa dicesse Andrea, non lo so, forse non l’avrei allora nemmeno compreso. Ciò che avevo istintivamente capito era che quelle donne avevano ragione. Nel paese mancava il pane, esse avevano fame, era giusto che il grano non partisse…

Il carabiniere a cavallo ritornò. Un nuovo colloquio avvenne fra il delegato e Andrea. Poi un nuovo discorso di questi e le donne ripartirono in massa verso la città gridando: -Evviva Andrea! Evviva Andrea!”

 

L’episodio è citato anche da Riccardo Bacchelli e raccontato nella locale “Cronica Cerchiari”, con qualche variante. Preciso nei dettagli o no, è storicamente attestato:

Inoltre Andrea frequentava spessissimo la stazione, a causa degli innumerevoli viaggi: lì era accolto da amici e compagni quando tornava.

Donne al lavoro
Donne
al lavoro
Donne
di fine Ottocento
I moti popolari di Milano del 1898
I moti popolari
di Milano del 1898
La stazione
di Imola oggi
La stazione
di Imola