Protesta a Palazzo Tozzoni

In Palazzo Tozzoni nel 1870 il giovane Andrea Costa, ormai attratto da idee radicali e “rivoluzionarie”, gridò “Abbasso le consorterie!”.

Come egli stesso ha raccontato più volte in sue memorie, stava leggendo libri della corrente del “positivismo” e del “materialismo” e stava rompendo con le idee correnti e maggioritarie, scandalizzato dalle dure condizioni del popolo e dalle ingiustizie sociali: nello stesso anno fu presentato alla locale sezione di rivoluzionari internazionalisti, che lo accolsero solo per le raccomandazioni di chi lo presentava, in quanto per la figura esile e gli occhiali appariva alla maggioranza dei sodali, operai ed artigiani, come un “pretino”: così disse il capo carismatico Antonio Cornacchia, ex garibaldino avvezzo alle armi,che poi divenne di fatto uno dei pilastri tra i suoi seguaci. Tutti a breve dovettero ricredersi da quella prima impressione!

L’antico palazzo dei conti Tozzoni oggi rappresenta una delle eccellenze culturali imolesi, soprattutto per l’immenso patrimonio d’epoca che contiene: non solo lo stabile e la struttura, ma oggetti, arredi, quadreria, carte e documenti e così via.

All’epoca occasionalmente era luogo di incontri e riunioni.

La famiglia Tozzoni del resto aveva tradizioni risorgimentali favorevoli all’unità d’Italia e qualche membro fu seguace della Carboneria, anche se uno studio accurato nel merito attende di essere fatto.

Il cortile interno di Palazzo Tozzoni
Il cortile interno di Palazzo Tozzoni
La scalinata del palazzo
La scalinata
del palazzo
L'importante fontana in Palazzo Tozzoni
L'importante fontana in Palazzo Tozzoni
Storia della Prima Internazionale in Italia
Storia della Prima Internazionale in Italia
Un interno
di Palazzo Tozzoni
Un libro sulla Carboneria
Un libro
sulla Carboneria
Un moderno evento nel Palazzo Tozzoni
Una camera da letto dentro Palazzo Tozzoni
Una camera da letto dentro Palazzo Tozzoni
Via Cornacchia
ad Imola
Foto della
famiglia Tozzoni